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Il processo di sviluppo di un nuovo cosmetico segue procedure di validazione tecnica molto rigorose, ma non coinvolge quasi mai metodologie appropriate di studio degli aspetti sensoriali di una categoria di prodotti che, più di altri, coinvolge i sensi.

Alla stessa stregua di un prodotto alimentare, il prodotto cosmetico coinvolge i sensi fin dalle fasi di scelta del prodotto più adatto per noi.

 
I prodotti cosmetici sono ormai diventati indispensabili per il nostro benessere e la cura del nostro corpo. Ci aiutano, infatti, a sentirci bene e a nostro agio, con noi stessi e con gli altri.
Identificare queste sensazioni e tradurle in dati oggettivi è il compito della scienza sensoriale, preziosa alleata sia per lo sviluppo di nuovi prodotti che per il miglioramento dei prodotti esistenti.
Fin dalla fase di ideazione gli esperti di marketing devono, o dovrebbero, collaborare con i tecnici al fine di definire il technical brief, il documento programmatico che precisa il target, le finalità dei prodotti e la composizione, il packaging, il canale distributivo e la coerenza con il brand. Molti di questi elementi nascono dalla conoscenza del mercato e dalla attenta valutazione della concorrenza.

Monitorare preventivamente i prodotti esistenti attraverso una mappa di gradimento può consentire di individuare i trend generali ed eventualmente nicchie di mercato in cui il successo di un prodotto nuovo è più probabile.
L’allestimento dei prototipi comporta una serie di step per il tecnico formulatore: si parte dallo studio dei meccanismi fisiologici della pelle, si passa attraverso la scelta delle opportune materie prime e dei  principi attivi funzionali in base all’esperienza e alle informazioni dei fornitori, e si arriva alla preparazione dei prototipi attraverso un adeguato metodo operativo. Seguono poi i test di valutazione, atti a quantificare e validare il profilo di qualità dei prodotti, in riferimento ai quattro requisiti fondamentali:
– Innocuità, prerequisito essenziale, richiede la conoscenza delle problematiche dermatologiche e tossicologiche
– Stabilità, garanzia della durata nel tempo della forma cosmetica scelta
– Efficacia, supporto dimostrativo delle proprietà cosmetiche vantate dai claim
– Gradevolezza, vera chiave del successo del prodotto, oggetto delle valutazioni sensoriali

Purtroppo, nel mondo cosmetico il requisito che coinvolge la qualità sensoriale del prodotto è ancora considerato un aspetto marginale e non fondamentale, tanto da essere valutato senza l’applicazione di una metodologia scientifica.

Condotte in modo metodologicamente e statisticamente corretto, le valutazioni sensoriali eseguite da giudici esperti possono rendere espliciti i parametri che descrivono il prodotto, misurando in modo oggettivo le variabili legate al mix di ingredienti, alla forma cosmetica e al metodo di produzione. Abbinate inoltre a ricerche sul consumatore, consentono al formulatore di raccogliere una serie di informazioni utili per apportare le modifiche necessarie a raggiungere gli obiettivi definiti nel technical brief
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Questo approccio metodologico non ha solamente il significato di confermare il profilo di qualità dei prototipi, ma, se progettato in modo opportuno, è una fonte di informazioni sulle performance, utilizzabili dal marketing per una efficace comunicazione al consumatore.
Parallelamente allo sviluppo del prodotto deve avvenire quello del packaging: il contenitore primario (quello a diretto contatto con il prodotto) svolge un ruolo di protezione, ma consiglia anche il dosaggio e l’utilizzo del prodotto,  parametro da cui dipendono in modo significativo le caratteristiche di innocuità, funzionalità e gradevolezza.
Il packaging riveste la massima importanza nel mix del prodotto di successo: è chiaramente il veicolo d’elezione per la comunicazione esplicita ed è responsabile del primo impatto visivo, quello che porta al consumatore il messaggio emozionale della pubblicità e il sogno dei claim vantati dal brand.

A garantire l’effetto sinergico di tutti i parametri in gioco concorrono i test sensoriali effettuati in condizioni blind e as-market, che consentono di verificare che tutte le componenti del prodotto siano coerenti tra loro, supportando in modo armonico l’immagine e rafforzando le percezioni sensoriali.
Il prototipo validato, sviluppato in laboratorio, rappresenta lo standard di riferimento per la conseguente produzione industriale. Attraverso il controllo qualità vengono definiti i limiti di accettabilità delle variabili chiave per tutto l’arco di vita del prodotto sul mercato.

Ecco che allora anche i parametri sensoriali devono essere oggetto di controlli periodici: si deve verificare che campioni appartenenti a lotti diversi possiedano le stesse caratteristiche sensoriali o valutare la stabilità percettiva durante l’immagazzinamento, per evidenziare se una specifica caratteristica subisce modificazioni apprezzabili.

Rif: E. Mignini, Introduzione all’innovazione e sviluppo cosmetico. Modelli gestionali e operativi, (2014) Manuale del Cosmetologo – Oldoni Grafica Editoriale