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Li avrete sicuramente visti in giro, ne avrete sentito parlare a proposito di telefonia mobile, e vi sarete chiesti cosa mai possano essere quegli strani riquadretti pieni di linee e quadratini.

Stiamo parlando dei codici Quick Response (donde la denominazione QR), un modo molto pratico di esporre un’informazione che può essere facilmente scannerizzata ed elaborata dai cellulari: questo piccolo quadratino pieno di strani segni diventa allora uno strumento di informazione interattiva e si configura come una sorta di sito web, ricco di contenuti facilmente fruibili.

Tanto per fare una semplice analogia, tutti conosciamo i codici a barre, che alle casse del negozio o del supermercato forniscono al lettore ottico gli “identificativi” del prodotto, evitando che sia il cassiere ad digitare ogni volta  il prezzo di quanto stiamo acquistando (come accadeva una volta, per chi se lo ricorda….). Ecco, il codice QR funziona come un codice a barre, ma invece di fungere da identificativo del prodotto,  ha piuttosto la funzione di offrire al consumatore una serie di  altre informazioni.

L’utilizzo più banale (e anche il più diffuso) è di mostrare l’indirizzo del sito web e aprirlo senza dover digitare nulla sul telefonino.  Poniamo ad esempio di trovarci al supermercato, accanto al cartellino con il prezzo del prodotto compare anche un codice QR:  ecco che avvicinandovi  lo smartphone il telefono inizia da solo a caricare il sito web e a renderci disponibili tutte le informazioni che esso contiene (sul produttore, sul prodotto, sulle sue modalità di utilizzo….)

Non a caso numerose aziende vinicole, soprattutto in Asia e nel Nord America, stanno già applicando il codice QR sulle etichette delle bottiglie destinate alle enoteche e alla ristorazione. L’idea infatti è che il cliente che al ristorante ordina un vino  che scopre di apprezzare,  desideri  conoscerne le caratteristiche e l’azienda che lo produce.  Ecco dunque che grazie alla scannerizzazione del codice RQ già a tavola si ottengono informazioni sul produttore, sulle caratteristiche del prodotto, e sul suo costo.  Lo stesso è possibile curiosando tra gli scaffali dell’enoteca,  dove semplicemente “leggendo” il codice QR si otterranno tutte le informazioni desiderate sul vino in questione.

Un ulteriore uso utile e interessante, soprattutto perché in questo caso non si tratta di scannerizzare un codice QR ma di mostrarlo dal video del cellulare, è la carta d’imbarco su codice QR. Quando si acquista il biglietto dell’aereo la compagnia invia per email o sms il vostro codice QR personale, che contiene tutte le informazioni relative al passeggero nonché la carta d’imbarco digitale. Più facile di così!

Creare il proprio codice QR è peraltro facilissimo, i siti online che offrono questo tipo di servizio, o che aiutano a crearne uno, sono numerosi: una volta deciso che informazioni veicolare, ne viene rapidamente prodotto uno ad hoc da stampare e applicare ovunque  – in fondo si tratta di un’etichetta auto adesiva che non necessita di tanto spazio, solo di essere posizionata in un punto visibile ed accessibile.